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mercoledì 26 maggio 2010

A meno di 6 giorni dalla annunciata consegna del documento di sintesi contenente le proposte di variante al PRG ecco la bomba dell’UDC .

                                                                 Gazzetta del Sud 26.05.2010
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Comunicato originale: 
Ad una settimana dalla consegna delle delibere di variante al PRG, da più di tre settimane in discussione presso la sede dell’urbanistica, ecco spuntare un comunicato del gruppo UDC PER IL TERRITORIO (termine che stona visti i propositi del documento)che risuona come un vero e proprio attentato a tutto il lavoro profuso in questi mesi dai membri della commissione urbanistica, dalle diverse associazioni e dallo stesso sindaco che solo due settimane fa ha affermato di essere pienamente d’accordo con la decisione di sottoporre l’attuale prg a delle varianti data l’inadeguatezza dello stesso, sviluppato su una previsione di crescita demografica che avrebbe dovuto portare Siracusa a superare i 160.000 abitanti ma che in realtà è ferma da oltre un decennio a 120.000.
Il comunicato di ieri è stato firmato dal capogruppo “udc per il territorio” Luciano Aloschi nonché membro della commissione urbanistica e dai due consiglieri Giovanni  Raddino e Giuseppe Leone, gli stessi che poco prima avevano firmato l’ordine del giorno teso a una rivisitazione delle varianti per meglio tutelare il paesaggio e le zone archeologiche della città grazie alle quali Siracusa è stata eletta dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”.  Nel documento indirizzato a sindaco assessore e membri della commissione urbanistica, si legge “Procedere alla revisione del Piano durante la sua validità esporrebbe l'Amministrazione Comunale ad una serie infinita di contenziosi con conseguenti danni economici per l'Ente di smisurata entità. Basti pensare a quel cittadino o imprenditore che ha acquistato un terreno sulla base di un certificato di destinazione urbanistica e, per una schizofrenia politica del cambiamento si vede modificare improvvisamente le norme riguardanti il proprio terreno e si chiede di rinviare la discussione allo scadere dell’attuale PRG”. Oltre all’inutilità della proposta di affrontare la revisione del PRG quando di fatti tutti gli scempi saranno ormai compiuti, ancora una volta si tende a preservare gli interessi del singolo privato (quasi sempre straniero) a discapito della collettività, di tutti i siracusani che si vedono di volta in volta privati delle loro risorse paesaggistiche culturali e soprattutto economiche, fonti di richiamo per turisti che arrivano da tutte le arti del mondo per ammirare le bellezze della nostra terra siracusana, cosa sempre più rara in una città divorata dal cemento che dagli anni 60 invade senza soluzione di continuità il nostro territorio.
Nel comunicato si parla anche di documento “Di Giovanni”, con riferimento alle proposte di variante, tendendo a strumentalizzarle, quando in realtà sono il frutto di mesi e mesi di proposte analisi e discussioni avanzate dalle varie  associazioni culturali ed ambientaliste, da singoli cittadini e dagli stessi politici che appena due settimane fa ad una riunione tenutasi presso la chiesa di San Paolo di Padre Rosario Lo Bello si erano espressi all’unanimità sulla necessità di variare il PRG prima che fosse troppo tardi. Alla stessa riunione oltre al Sindaco erano presenti gli on. Nicita, Pippo Gianni, Vinciullo, Spagna, Confalone,Gentile, assessori e consiglieri comunali e provinciali e tantissimi altri nomi illustri della politica Siracusana. Alle parole, adesso è venuto il momento di passare ai fatti ed è bene che tutti a partire dal sindaco Visentin si assumano la responsabilità delle cose dette per porre fine alla ormai ribattezzata “sagra del cemento di Siracusa”.
Siamo ad una svolta epocale che può decidere definitivamente le sorti di Siracusa ed  occorre la partecipazione di tutti,  per far valere i diritti dei siracusani e per non diventare complici passivi della devastazione del nostro territorio subendone di contro attivamente le conseguenze.

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